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Carta a volo d'uccello realizzata dall'Associazione "Il Rondò Montevettolini" con il contributo della Fondazione Banche di Pistoia e Vignole per la Cultura e lo Sport e con il patrocinio del Comune di Monsummano Terme.
Questa cartina descrittiva di Montevettolini è dedicata a
Michela, amica e compagna d'avventure, socia della nostra associazione, ricordando il suo sorriso, la sua allegria, la sua vita. Gli amici dell'Associazione "Il Rondò Montevettolini".
1)
Piazza O. Bargellini
Piazza principale del paese ove si affacciano la
Chiesa, l'antico
Palazzo Comunale, diverse case patrizie. Dedicata al Cav. Orazio Bargellini (notaio fiorentino che dimorò spesso a Montevettolini facendo numerosi lasciti), è di forma triangolare ed in leggera pendenza, con apice rivolto alla via dei Palazzi (già via del Sale). Nella zona quadrangolare detta “
Sotto i lecci” (per la presenza di tali alberi) si svolgeva il mercato settimanale. Era presente un bel loggiato sui lati frontale e destro, che veniva utilizzato come copertura per i mercanti.
L'edificio che delimita il lato lungo dell'area, 2) l'Ex Oratorio del Corpus Domini, fu sede della Compagnia del Corpus Domini (o Compagnia dei bianchi per le cappe che indossavano i membri); attualmente ospita la Filarmonica “A. Tonini” e il Comitato del SS. Crocifisso (già Congregazione del Crocifisso).
Davanti al loggiato della Chiesa era presente fino al 1920 circa un pozzo in travertino, che dava accesso alla sottostante cisterna. L'originale pompa è situata vicino alla porta del Campanile.
Accedendo al piazzale posto a sinistra del loggiato della Chiesa è da notare un edificio con stemma in pietra con le mani simboliche si San Francesco e la data 1719 (anno in cui vennero effettuate migliorie all'edificio): è 3) l'Ex Oratorio di San Francesco, che fu sede della Confraternita di San Francesco (o Compagnia dei neri per le cappe di color bruno che indossavano i membri).
4) Ex
Palazzo Comunale
Sorto prima del sec. XIII l'Ex Palazzo Comunale è stato sede del Podestà fino al sec. XV (si vedano sulla facciata alcuni stemmi dei Podestà del paese).
Il piano terra era adibito a cucina, cantina, stalla (si notino ancora sul pavimento alcune aperture: antichi granai); al primo piano erano due camere e la Sala del Consiglio ove veniva riunito il consiglio e amministrata la giustizia.
Sul lato destro dell'edificio sorgeva una torre, ad esso inglobata, utilizzata quale carcere e demolita fino al primo piano del palazzo.
Il palazzo perse la sua funzione di sede amministrativa comunale nel 1775 quando Montevettolini e Monsummano vennero uniti e gli uffici spostati a Monsummano Terme.
Attualmente l'Ex Palazzo Comunale è sede del Punto Informazioni, di "ecco fatto" e di alcune associazioni.
Da Piazza O. Bargellini ci si immette in
via Barni. Camminando per la piccola via si giunge a uno spiazzo ove è possibile vedere, a destra, 5) Palazzo Mimbelli, antica fattoria, divenuta poi residenza patrizia, uno dei palazzi più prestigiosi del paese.
6)
Piazza San Bartolomeo (già “Piazzetta San Bartolommeo”)
Piccola piazza quadrangolare, in pendenza, lastricata. Si noti al centro la botola di una cisterna costruita nel 1864 per supplire alle esigenze di approvvigionamento idrico. L'originale pompa è situata in basso, nell'angolo sinistro della piazza stessa.
Da Piazza S. Bartolomeo si prosegue per
via del Crociale (già “Via Piana”) sino a giungere al crocevia, oggi chiamato “Crociale” (già “Canto alla Gracchia” o dei “Poggi”) ove si trova il 7)
Parco della Rimembranza, parco risalente al primo dopoguerra, con monumento commemorativo ai caduti di tutte le guerre.
8)
Piazza Malacoda
Non si conosce il perché di tale nome, non certo di lieto presagio visto che Malacoda è uno dei diavoli dell'Inferno di Dante. Anche questa piazzetta, nella parte alta sinistra, aveva una cisterna, antichissima, chiamata “Le fontane” restaurata nel 1537 ed ingrandita nel 1848 e 1880. E'stata demolita intorno al 1960.
9)
Porta del Vicino (o “Malvicino” o “Barbacci”, da una famiglia che aveva possedimenti nei dintorni).
Unica porta d'accesso rimasta intatta nella sua funzione, delle tre dell'antica cerchia muraria. Ha un'apertura di mt. 2,50 con due archi che descrivono una lunula che posano su rozzi capitelli formati da lastroni semplicemente smussati.
Si possono tutt'ora notare gli incastri che servivano per chiuderla. Risale al sec. XIII.
10)
Torre dello Sprone (detta anche “delle Murina” già “Roccaccia”)
Chiamata dello Sprone probabilmente perché posta ad una estremità di una punta di terreno, in vicinanza di alcuni sostegni dell'antica cinta muraria. Ha la forma di un ettagono: sei lati stretti e disuguali all'esterno delle mura ed il settimo, situato al di dentro, con il lato di mt. 6. E' meno antica delle altre ed infatti non è rammentata prima del 1537. Le sue mura non tanto massicce avevano feritoie che sono sparite e piccole finestre ad archi rotondi ancora presenti. Aveva sicuramente un'altezza superiore ai mt. 14.
11)
Oratorio Madonna della Neve
Realizzato agli inizi del Seicento su di una preesistente margine o tabernacolo della fine del Trecento, è stato sottoposto a numerosi restauri nel corso dei secoli. Nonostante l'edificio mostri una struttura esterna molto semplice, conserva una pregevole “
Madonna col bambino e Santi” databile agli inizi del Quattrocento.